Difetti visivi

Astigmatismo
Astigmatismo
Astigmatismo

Come si presenta l’occhio astigmatico?
In Italia gli astigmatici sono circa 3 milioni; molti di questi sono contemporaneamente anche miopi o ipermetropi.
L’occhio astigmatico non è né troppo lungo né troppo corto. Nell’astigmatismo la cornea, la parte più anteriore dell’occhio, invece di avere una conformazione di tipo sferico ha più alla forma di un uovo, è cioè più curva in alcuni settori e meno in altri, L’immagine si forma contemporaneamente davanti e dietro la retina. Poiché sulla retina giunge un’immagine deformata, il soggetto percepisce un’immagine più o meno annebbiata.

Dato che nel difetto di rifrazione noto come astigmatismo un punto non viene raffigurato come un punto, ma come un’asta, a seconda della direzione dell’astigmatismo, l’immagine non solo risulta sfuocata, ma anche deformata, ad esempio in altezza e in larghezza.

Ipermetropia
Ipermetropia
Ipermetropia

Cinque milioni di italiani sono affetti da ipermetropia e sono obbligati all’uso di occhiali o di lenti a contatto per vedere bene e svolgere le comuni attività quotidiane in maniera confortevole almeno dal punto di vista visivo.
L’occhio ipermetrope è troppo corto. I raggi incidente convergono in un punto dietro la retina, e qui di forma l’immagine, che viene percepita come annebbiata. L’ipermetrope vede male da vicino (e anche da lontano) ma, entro certi limiti, fino ad una certa età, compresa fra 35 e 40 anni, è spesso possibile continuare a vedere bene, poiché il cristallino è ancora capace di adattarsi. La capacità di adattamento del cristallino si chiama anche accomodazione. L’ipermetropia può essere corretta perennemente con una procedura si PRK o di LASIK; ambedue le tecniche utilizzano il laser eccimeri.

Miopia
Miopia
Miopia

Come si presenta la miopia?
La miopia è il difetto visivo più frequente nella nostra Penisola così come in tutto il mondo occidentale; circa un abitante su quattro ha difficoltà di visione per lontano; gli oggetti distanti appaiono tanto più indistinti e annebbiati quanto maggiore è l’entità del difetto.
La miopia si misura in diottrie; si parla di miopia lieve quando il difetto è inferiore a 3-4 diottrie, di miopia media o medio-forte sino a 8-9 diottrie, di miopia elevata al di sopra di questi valori. Si tratta in generale, di una condizione dovuta ad aumentata lunghezza dell’occhio oppure ad una eccessiva curvatura della cornea o del cristallino.I raggi indigenti convergono in un punto davanti alla retina, dove viene a formarsi l’immagine. Dato che l’immagine non raggiunge la retina, viene percepita un’immagine più o meno annebbiata.

L'occhio
L'occhio
L’occhio: una macchina fotografica

Il nostro sistema visivo funziona più o meno come una cinepresa. La messa a fuoco è assicurata dall’insieme di due lenti naturali, la cornea ed il cristallino, che rappresentano l’obiettivo e l’oculare; tra le due lenti agisce l’iride, l’anello colorato che delimita la pupilla al centro e che, come il diaframma automatico della telecamera, regola la quantità di luce che entra dentro l’occhio.
In un occhio normale i raggi luminosi, nella visione da lontano, convergono sullo strato pigmentato della retina (la membrana visiva, che nel nostro esempio è rappresentata dalla pellicola fotosensibile) per formare un’immagine a fuoco. L’immagine viene letta dalla nostra retina con un numero infinito di cellule sensoriali puntiformi e quindi trasmessa attraverso il nervo ottico (che fa da cavo) al cervello (il “video”) che elabora le informazioni visite provenienti dai due occhi unendole in un’unica impressione visiva, il modello di quello che noi vediamo - o vorremmo vedere.

Presbiopia
Presbiopia
Presbiopia

Come si presenta l’occhio presbite?
La Presbiopia è un disturbo visivo caratterizzato dalla difficoltà di vedere nitidamente gli oggetti vicini; questa condizione è considerata fisiologica poiché legata all’età; i primi sintomi insorgono di norma tra i 40 e i 45 anni e dipende dalla diminuzione dell’elasticità del cristallino con conseguente riduzione della messa a fuoco.

Come funziona l’occhio previste?
I disagi della presbiopia sono vissuti in genere come uno stato transitorio di affaticamento, stanchezza. In realtà qualcosa sta modificandosi: l’accomodazione, funzione specifica del sistema oculare, deputata all’attività del muscolo ciliare e del cristallino, evidenzia variazioni.
Per mettere nitidamente a fuoco alle varie stanze d’osservazione, è necessario accomodare: più si avvicina un oggetto e maggiore è la qualità messa a fuoco richiesta, per una visione precisa. Nell’età della presbiopia l’occhio perde tale capacità, a causa di variazioni anatomiche considerate fisiologiche, e ciò comporta l’incapacità di focalizzare a distanza ravvicinata e intermedia; il presbite lamenta disagio nella lettura, nei lavori manuali (pittura, modellismo, ricamo,...), ma è in grado di leggere i segnali stradali, di vedere i film,...

Questo disturbo visivo deve essere sempre corretto con lenti adatte ad assicurare una visione distinta, non affaticante e senza stress. Si possono impiegare differenti tipologie di lenti oftalmiche: monolocali, bifocali, a profondità di campo, multifocali; la soluzione ideale è data dall’utilizzo di lenti progressive, la cui elevata qualità consente la visione nitida alle differenti distanze.